RECENSIONE “Un cattivo ragazzo come te” by L.A. Casey

“Ho visto come mi guardi, come reagisci quando parlo di Drew o di altre ragazze e ho letto la frase dietro le copertine dei tuoi quaderni ‘Lane ama Kale’ e la mia preferita, ‘Signora Lane Hunt'”

– Cit. Un cattivo ragazzo come te, cap. 10, pag. 158-159

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  • Titolo: Un cattivo ragazzo come te
  • Autrice: L.A. Casey
  • Casa Editrice: Newton Compton Editori
  • Genere: Romanzo
  • Prezzo (euro): 12,00
  • Voto: 5/5 stelle

Tra York e New York si divideva la vita della giovane, bella e intraprendente Lane, una donna di ventisei anni con la passione per la lettura e la scrittura, che le permisero di entrare nel mondo dell’editoria, il suo più grande sogno.

Sin dalla sua infanzia, Lane, però, pur trovandosi in un altro continente, non era mai rimasta da sola. Infatti, oltre ad aver dato inizio a una incantevole amicizia con un certo Roman, lì a New York, non mancavano mai le video-chiamate con zio Harry, un uomo che aveva sempre appoggiato Lane in ogni sua singola scelta, non mancando mai di trasmetterle, per quanto a distanza, il suo affetto e quello della figlia e anche tanta forza, fiducia e rispetto.

“Lo guardai mentre si sbottonava i jeans, e notai la sua erezione. Mi spaventò tremendamente e urlai come se stesse per uccidermi”

Uno dei principali motivi che innescò in Lane quella sensazione di inadeguatezza che la invadeva da qualche tempo e che in quel momento si era fatta più intensa era stato il tentato abuso da parte di un certo Jensen. Aveva conosciuto questo ragazzo in un locale a causa di una sbronza, per quanto la donna non fosse amante dell’ebrezza da alcol. Purtroppo, però, il giorno dopo si ricordò di aver dimenticato il telefono a casa sua e ne ebbe la conferma attraverso una chiamata inaspettata da parte di costui sul telefono dell’amica di York, Lavender. Di conseguenza, preparatasi, uscì di casa, lasciando dentro quelle mura gentiori, fratelli e il suo amico di vita Kale pieni di dubbi, e presto raggiunse la sua destinazione.

Sebbene all’inizio Jensen si diresse in camera per prendere il telefono di Lane, nel momento in cui costei stava allungando una mano in quella direzione per riprenderselo lui ritira la sua indietro. Così facendo, il ragazzo mostrò la sua vera natura da depravato, volendo a tutti i costi possedere il corpo di Lane, anche senza il suo consenso. La fece cadere a terra, la picchiò, la toccò in modo invadente e inappropriato, suscitando in lei una tale sensazione di dolore, di sofferenza e di vergogna, oltre che di schifo nei confronti di una simile persona pronta a schiavizzare la prima donna che gli capitava a tiro, da riuscire ad accantonare per pochi fatali attimi la paura e trovare la forza di chiamare aiuto, di urlare. E, guarda caso, a fare improvvisamente capolino dalla porta fu Drew in compagnia di un altro ragazzo, che aveva buttato giù la porta e teneva fermo e lontano dal corpo di Lane Jensen.

“Senza capire perché, mi precipitai fra le braccia di Drew che si chinò e mi sollevò. Mi tenne stretta e si voltò, in maniera tale da non farmi vedere quello spettacolo…”

Il rapporto con Drew, sin da quando Lane era una bambina piccola, era sempre stato abbastanza complicato. Alle volte Drew e le sue amiche ridevano di lei per il suo aspetto, a causa del quale, secondo loro, nessuno si sarebbe mai anche solo azzardato a intraprendere una relazione con Lane. Invece, altre volte la prima aveva protetto e aiutato l’altra da individui meschini, che non volevano fare altro che arrecare dei danni a lei e alla sua famiglia.

Tuttavia, tutto quel che la donna faceva per proteggere Lane era solo un modo per farsi bella agli occhi di Kale. Quest’ultimo, infatti, ebbe un importante ruolo nella sua vita, per quanto sarebbe potuto non essere così se Drew non avesse varie volte intimato a Lane di stare alla larga da lui, giacché si vedeva che ne era innamorata e lei lo voleva per sé, e se quest’ultima non fosse bruscamente allontanata da Kale per sei lunghi anni, lasciando alle spalle di entrambi tanta sofferenza e una miriade di incomprensioni.

“Se ti avessi detto che ti amavo, se ti avessi spinto fuori dal tuo porto sicuro, Kaden non sarebbe mai esistito”

Eppure l’amore che legava nel profondo Kale e Lane resistette al tempo e, anziché sparire, si fece sempre più forte consolidandosi negli anni, sopratutto il ricordo quando erano l’uno a migliaia di chilometri, per mare e per terra, distante dall’altra. Ciononostante Kale riuscì a rifarsi una vita con Drew, da cui ebbe anche un bambino, il regalo più bello della sua vita, per quanto lo perse pochi mesi dopo la sua nascita nel pieno della sua allegria e della sua innocenza.

Da quando Lane era partita, la mente di Kale lo riportava ogni singolo istante al ricordo di lei, accrescendo in lui la consapevolezza di amarla davvero come mai aveva amato nessun’altra donna. Avrebbe tanto voluto che in quei sei anni Lane fosse stata lì al suo fianco, così come avrebbe preferito che quel bambino che era nato e morto troppo, troppo presto fosse stato generato da lei stessa. Introverso e confuso dalle parole di Lane, che accennavano a una semplice cotta nei suoi confronti, non aveva mai dato ascolto a quel che realmente il suo cuore provava, ma che faticava a mostrare agli altri, pure per paura di essere visto negativamente da quella famiglia che ormai da tempo lo considerava parte integrante di essa. Allo stesso modo, anche per Lane il pensiero di Kale e della vita felice che stava conducendo con Drew e il resto la perseguitava; le mancava quell’atmosfera di calore, di affetto, di casa che solo i familiari sapevano donarle, ma preferì rimanere a York per il bene di tutti, di Kale prima di tutto.

Zio Harry sapeva bene che sarebbe riuscito a fare tornare Lane dalla sua famiglia, nello stesso posto dove da anni e anni la stavano aspettando i suoi cari. Peraltro, nell’ultima lettera che egli scrisse alla ventiseienne, per darle l’ultimo saluto prima della sua morte, aveva specificato con altri termini che l’avrebbe aiutata a ricominciare, che l’avrebbe riportata a casa, nel luogo dove risedeva l’altra metà del suo cuore e i suoi ricordi. E, testardo e birbantello, nel suo testamento decise di dare in eredità a Lane la sua casa e i suoi beni, altrimenti tutto avrebbe dovuto essere devoluto a una associazione sportiva odiata da tutta la famiglia. Che uomo astuto ma pronto a fare di tutto per riportare la sua nipotina nel suo luogo di origine!

Harry sapeva che lei sarebbe tornata anche subito se avesse saputo a tempo debito del problema cardiaco che la affliggeva, ma non glielo disse perché in cuor suo, conoscendola bene, sapeva che non era il momento migliore per dirglielo, per forzarla. Tuttavia, per antonomasia, così come la morte di Lavender, la sua amica, compagna di scleri, il suo scrigno che custodiva tutti i suoi segreti e pensieri più intimi, aveva condotto Lane in un altro continente, allo stesso modo quella di Harry fece da collante tra Lane e la sua famiglia.

A questo punto, infatti, tutti i diverbi furono messi da parte e archiviati e tutti si diedero vicendevolmente una nuova chance, che quella volta avrebbe portato solo del bene tra quelle mura e nelle loro vite. Si risolsero anche inimicizie e faide con vecchie conoscenze, tra cui anche Ally, una ex amica di Lane, che aveva tradito la sua fiducia a favore di un’altra ragazza odiosa e che da qualche tempo frequentava Lochan, uno dei suoi fratelli, e Daven. Anni e anni prima, quando Lavender era ancora in vita e sprizzava gioia da tutti i pori, Daven era il suo ragazzo e si amavano alla follia, lui la amava più di qualsiasi altra cosa al mondo, era il suo bene più prezioso, come lei lui nonostante i suoi molteplici difetti e le varie divergenze. E, infine, tutto quel che era accaduto portò all’inizio dell’eternità tra Lane e Kale!

“Mi girai un’ultima volta, e quello che vidi non può essere spiegato razionalmente. Forse il mio cuore o la ma mente mi stanno facendo uno scherzo. C’era mio zio seduto sulla lapide, con un braccio intorno alla vita di zia Teresa. Lei gli posava la testa sulla spalla e rideva spensierata. Dietro di loro scorsi Lavender che danzava sull’erba e sui fiori, con un bambino in braccio che somigliava moltissimo a Kaden. Anche lui rideva mentre si agitava felice tra le braccia della mia migliore amica…”

– PowerOff PSY ♥ –

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